Se fino a 30, 25 anni fa il pane era la parola-stimolo per l'evocazione della miseria e della lotta, appunto, per il pane, e "pane, amore e fantasia "significava - al di là di qualche salace allusione - soprattutto povertà contadina, oggi
la cultura del benessere ha inglobato anche il "nostro pane quotidiano".
E' diventato un'eccitante festa per I'occhio e una delizia per la gola, che rende lecito qualche peccato e lascia comodamente che si pensi ad altri piaceri. Concedetevi quindi alle lusinghe del fornaio
perché solo Lui sa ... di che pasta e' fatto il pane che vi piace di più.
Tratto da " La Civiltà del Pane" |